Quello che stai per leggere non è la classica presentazione di un servizio di comunicazione.
Perciò ecco qualche consiglio utile per una piacevole lettura:
Ritagliati 5 minuti, giusto il tempo per una pausa caffè.
Hai la tua tazzina?
Perfetto.
Ora mettiti comodo, dimentica la scrivania e la sedia che cigola.
Sei in spiaggia, sì proprio quella delle tue ultime vacanze, abbiamo organizzato un falò al tramonto per te, carino no?
Perché è questo il modo migliore di fare storytelling ed è questo di cui parleremo oggi.
Ecco brevemente cosa può fare un nostro lavoro di storytelling per rendere più frizzante il tuo modo di raccontare il brand:
1. Ricerchiamo la storia: spesso nelle aziende si tende a raccontare gli avvenimenti in maniera cronologica, scomodando parole come mission e vision; ignorando che le storie più coinvolgenti si nascondono in avvenimenti apparentemente marginali.
2. Individuiamo le parole chiave: non si tratta di semplici keyword, ma di parole “mantra”, concetti che all’interno dell’azienda devono tornare nelle presentazioni power point, negli speech, nei documenti interni. E ancora sui social network, nelle newsletter, nei comunicati stampa e in ogni materiale di comunicazione. Se non sai cosa scrivere leggi il nostro fiume di parole e prendi quello che ti serve.
3. Rileviamo attentamente valori e peculiarità dell’azienda.
4. Altrettanto attentamente rileviamo valori e peculiarità dei pubblici e dei tuoi clienti.
5. Intervistiamo il team interno all’azienda. Costruiamo un percorso che preveda un’analisi dei materiali raccolti, un workshop di confronto strategico e una stesura di una brand narrative.
6. Costruiamo una narrazione del brand delineandone nel mentre il posizionamento di marketing. La storia, appunto, comunicherà valori, ambizioni e filosofia dell’azienda e delle persone che vi lavorano.
7. Prendiamo continuamente appunti: dai film, dai podcast, dalle sceneggiature teatrali. I canoni narrativi delle aziende non sono a sé stanti. Gli esseri umani hanno un assoluto bisogno di raccontare. Perché noi essere umani siamo le nostre storie e le storie hanno bisogno di essere raccontate.
Ora parliamo di tempistiche:
Per realizzare un pazzesco documento di storytelling ci vuole tempo, dalla raccolta delle informazioni, alla stesura del testo.
Il documento racchiude diversi articoli che vanno a coprire un intero periodo di pubblicazioni del tuo piano editoriale (hai un piano editoriale vero?) su tutti i tuoi canali di comunicazione, da un mese fino ad un anno.
PERFETTO.
Ora sai COME lo facciamo.
Ma sai anche PERCHÈ è così importante lo storytelling per la tua azienda?
Clienti, partners, impiegati non ricordano bene numeri o liste. Ma ricordano le storie. Quindi dobbiamo parlare con le storie, ovvero fare del puro e sano Storytelling. Lo storytelling aziendale inizia da una comprensione della natura umana, ovvero dalla lettura del pubblico.
PARTIAMO DAL CONTESTO:
Facciamoci qualche domanda e diamoci qualche risposta:
- chi è il pubblico al quale mi rivolgo?
- perchè ho deciso di raccontare/raccontarmi?
- quali emozioni voglio far provare?
- quale messaggio desidero veicolare?
ED E’ QUI CHE ENTRANO IN GIOCO LE DUE REGOLE D’ORO DELLO STORYTELLING:
1° REGOLA D’ORO: Insegui l’autenticità, le emozioni e le storie.
2° REGOLA D’ORO: Non fare domande che presuppongano un SI o un NO come risposta. Vuoi delle storie, non dei monosillabi.
Fissate queste due nozioni essenziali possiamo iniziare a impugnare la tastiera (siamo nel 2021 dai, ti aspettavi davvero piuma e calamaio?).
SVILUPPIAMO LA TRAMA:
Dopo aver dato un contesto al tuo racconto, dovrai ovviamente costruirne lo svolgimento. A questo punto hai a disposizione quattro linee narrative tra cui scegliere:
- le storie sorpresa: hanno un andamento lineare e prevedono un inizio che si sviluppa fino al raggiungimento del finale “e vissero tutti felici e contenti”.
- le storie tragiche: all’esordio segue uno sviluppo in crescendo che si conclude con una discesa vertiginosa verso una fine tragica.
- le storie altalena: sono i racconti in cui si alternano in rapida successione momenti con calibrature oscillanti verso l’alto e verso il basso, un po’ come sulle montagne russe.
- le storie di realizzazione: sono narrazioni che si svolgono partendo da un’iniziale caduta verso il basso, per poi aumentare progressivamente d’intensità crescendo verso una conclusione positiva. Un racconto del genere è tipico dei romanzi di formazione e delle più celebri avventure con un protagonista che attraverso il suo percorso fatto di sfide si rafforza e trasforma gradualmente in eroe, da Star Wars fino a Harry Potter (come dicono oltreoceano: from Zero to Hero).
Queste sono solo le 4 principali, quindi hai davvero l’imbarazzo della scelta.

Ora che ne dici di fare un passo in più?
INVERTIAMO IL PUNTO DI VISTA E METTIAMO CHE TU TI VOGLIA IMPROVVISARE STORYTELLER DELLA TUA AZIENDA:
Hai già le nozioni di base elencate qui sopra, ma per fare davvero un bel lavoro devi avere fiuto.
Come un detective che interroga un sospettato, inchiodandolo alla sedia. Le informazioni possono sgorgare come un fiume in piena oppure devi affinare la tua capacità di filtrarle, individuando le più interessanti per te.
Un esempio? Parole come raccontare, descrivere, ricordare usate nelle domande riescono a sortire risultati decisamente superiori. A volte basta davvero formulare una domanda del tipo “Dietro quello che dice ci deve essere una storia, vuole raccontarcela?”, oppure “Che cosa è successo?”.
Se vuoi una storia, chiedila.
Un segnale inequivocabile che stai per ascoltare una storia è quando l’intervistato inizia a ricordare dei dialoghi: “Ho fatto così e poi lui mi ha detto”, oppure “Lui mi ha detto… e io allora ho risposto…”.
Anche qui cerca di insistere sulla conversazione, vai a fondo e chiedi di più, ad una descrizione dello scambio di parole, la più lunga possibile, probabilmente ci sono state delle parole che sono rimaste impresse più di altre e quelle sono la base della storia.
Man mano che ti addentri nell’intervista, puoi più o meno immaginare dove la storia può andare a parare (se invece è una sorpresa, meglio!) e qui devi già prepararti una domanda del tipo “Dimmi, quando ti sei finalmente accorto di cosa era successo”, “Che reazione hai avuto quando hai capito che…”.
Questo espediente non solo darà all’intervistato una percezione del tuo reale interesse, ma lo invoglierà a svelare maggiormente il suo punto di vista emotivo.
Ogni storia deve avere un finale e questo va evidenziato il più possibile.
E un altro modo per evidenziare il finale è quello di riassumere per punti tutti i passaggi che hanno portato a quella particolare conseguenza. Chiedere quindi di ritornare sui propri pensieri, ripercorrere la sequenza causa-effetto può sia chiarire le idee sia far emergere fatti sfuggiti che forse vale la pena di indagare.
Chissà, magari ogni singolo avvenimento rappresenta una storia a sé stante.
Scopri i conflitti emotivi
Anche se parliamo di business e di ambienti poco inclini all’emotività o quanto meno a esternarla, ogni volta che dobbiamo decidere un cambiamento siamo per nostra natura teatro di un dibattito interno.
Il dibattito prima della decisione, più ancora delle discussioni con altri attori decisionali, è sicuramente fonte di emozioni, soprattutto se ci si rende conto che le decisioni non influenzano solo dei grafici e dei numeri ma anche persone, rapporti ed equilibri.Per far emergere il dibattito interno, per esempio puoi dire “Ora mi sembra molto fiducioso, lo è sempre stato?”, se per caso risponde “no”, puoi proseguire con tutte le altre domande che non presuppongono un SI o un NO come risposta.
Stai anche un po’ zitto
Non te la prendere, siamo seri.
Molto più spesso di quanto si creda, stare zitti è un ottimo sistema per far emergere storie. Soprattutto quando ci si trova davanti a una dichiarazione emotivamente forte (per chi parla) basta chiedere una volta “Come mai è così importante per lei” e poi … tacere.
L’essere umano è un “animale socievole”, odiamo il silenzio e ci sentiamo quasi obbligati a riempirlo con commenti, domande ripetute o anche monosillabi come uhm, ah, eeee, ecc. A volte ci capita perché siamo nervosi, altre volte perché vediamo il nostro interlocutore nervoso e vogliamo cercare di tranquillizzarlo. In ogni caso, tacere e lasciare che l’altra persona trovi le parole giuste per esprimere una emozione è quasi sempre la cosa migliore da fare.
Il silenzio prolungato è un’arte usata sapientemente negli interrogatori, ma anche dai migliori conduttori di talk televisivi. Questi esperti cacciatori di verità, riescono a scavare veramente a fondo anche senza dire nemmeno una parola.
Dopo aver letto tutto questo elenco di consigli e istruzioni potresti pensare: ecco sono pronto a fare lo storyteller della mia azienda!
Forse è vero, forse no.
Se ti aspetti però che il tuo racconto diventi un bestseller forse dovresti ridimensionare le tue aspettative e cominciare a valutare l’ingaggio di uno storyteller professionista, o se vuoi avere tu tutta la gloria, assolda un ghostwriter, esistono apposta!
Forse ora cominci a nutrire qualche dubbio sulla tua capacità di raccontare la tua azienda?
Poco male, sappi che esiste anche un’altra strada: lascia che siano le storie degli altri a parlare per il tuo brand.
Alla base serve un contenuto efficace, con una storia autentica in grado di costruire un forte legame empatico tra chi racconta e chi è all’ascolto.
Ecco qualche esempio in cui lo Storytelling corre in aiuto del Content Marketing:
In questo primo video ricondiviso da GoPro abbiamo quasi pianto, sappilo.
Questo secondo video invece è un spot leggendario di Dove, un perfetto caso in cui uno storytelling potentissimo può risollevare da solo le sorti di un intero brand.
Qui invece come potrai notare si parla di Lego, ma allo stesso tempo della vita e del valore di un rapporto indissolubile “costruito” giorno per giorno tra un figlio (in questo caso la voce narrante) e un padre.
Emozioni. Semplici emozioni reali e autentiche.
Queste sono da secoli le fondamenta per qualsiasi forma di storytelling e sì, puoi utilizzarle anche per raccontare la tua azienda.
Se anche tu desideri conoscere questo mondo spesso poco esplorato o trattato con superficialità avrai sicuramente una marcia in più rispetto alla stragrande maggioranza dei tuoi competitor.
CONTATTACI per scoprire la migliore storia che la tua azienda può raccontare.